Molto tempo prima che i Romani si affacciassero sulla scena, gli Etruschi avevano dato vita a una sviluppata civiltà nell’Italia centrale.
Sebbene di questo antico popolo rimanga ben poco, se vi recate sulle aspre colline della Toscana, dell’Umbria e del Lazio settentrionale, troverete le tracce di quella che fu una delle grandi culture del Mediterraneo.
Ecco la nostra guida ai principali siti, musei e tesori d’Italia che evocano il mondo perduto degli Etruschi.
Chi erano gli Etruschi?
Gli Etruschi dominarono l’Italia centro-occidentale dall’VIII al IV secolo a.C.. Il loro territorio, l’Etruria, era incentrato su una confederazione di 12 città-stato nell’area compresa tra i fiumi Arno e Tevere.
Le loro origini sono oggetto di dibattito: alcuni studiosi ritengono che siano migrati dall’Asia Minore, altri sostengono che fossero autoctoni della zona. Ciò che non è in discussione è che svilupparono una società sofisticata basata sull’agricoltura, il commercio e l’estrazione mineraria.
Cominciate con un’introduzione ai manufatti etruschi a Roma
Per stuzzicare l’appetito per le avventure etrusche, prendetevi il tempo di visitare il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Questo meraviglioso – e purtroppo spesso trascurato – museo espone la migliore collezione italiana di tesori etruschi e preromani in una graziosa villa del XVI secolo. Il pezzo più famoso è il Sarcofago degli Sposi, un’urna di terracotta del VI secolo a.C. rinvenuta a Cerveteri.
Erba e muschio ricoprono le tombe in pietra della necropoli etrusca di Cerveteri
Le necropoli etrusche di Cerveteri sono inquietanti e suggestive
A circa 35 km a nord di Roma, Cerveteri fu un potente centro etrusco dal VII al V secolo a.C.. Oggi il suo stemma è la Necropoli della Banditaccia, una vera e propria città dei morti con strade di tumuli (tombe circolari scavate nella terra e coperte da un manto erboso) che ricordano gli Hobbit. La maggior parte delle tombe è disadorna, anche se nella Tomba di Rilievi si possono ancora scorgere tracce di rilievi dipinti.
Nelle vicinanze, nel compatto centro storico di Cerveteri, altri tesori etruschi sono esposti al Museo Nazionale Cerite. Tra questi spicca il Cratere di Eufronio, un celebre vaso del I secolo a.C. che è stato a lungo esposto al Metropolitan Museum of Art di New York prima di essere restituito all’Italia nel 2008.
Orvieto vi fa rivivere un’antica città etrusca
Orvieto, conosciuta soprattutto per la sua spettacolare cattedrale gotica e per il suo centro medievale, è nata come importante città etrusca. Il luogo allora noto come Velzna fu uno degli ultimi centri etruschi a soccombere ai Romani nel III secolo a.C.. Oggi le radici etrusche di Orvieto sono esposte al Museo Claudio Faina e Civico, la cui importante collezione comprende sarcofagi in pietra, pezzi in terracotta e alcuni sorprendenti bronzi.
Figure rosse, animali blu e rossi e motivi floreali nelle camere funerarie dipinte delle antiche tombe etrusche di Tarquinia
Gli affreschi superstiti delle tombe di Tarquinia mostrano gli straordinari risultati artistici degli Etruschi © David Pineda Svenske / Shutterstock
Gli Etruschi erano maestri pittori e Tarquinia ne è la dimostrazione
Tarquinia è la nostra scelta per il meglio delle città etrusche del Lazio settentrionale. L’opera principale è la Necropoli di Monterozzi, risalente al VII secolo a.C., anche se il Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense e l’affascinante centro medievale sono i più degni di nota e meritano una visita.
La necropoli è costellata da migliaia di tombe sotterranee, di cui circa 20 sono aperte al pubblico, alcune delle quali vantano incredibili e vivaci affreschi. Particolarmente magnifici sono i dipinti della Tomba della Caccia e della Pesca, della Tomba dei Leopardi e della Tomba della Fustigazione.
Straordinari manufatti etruschi in mostra a Chiusi
Nel cuore della Toscana etrusca, Chiusi vanta una piccola ma straordinaria collezione di reperti antichi. Il Museo Archeologico Etrusco di Chiusi ospita una serie di ceramiche, gioielli e urne cinerarie (per la cremazione delle ceneri) risalenti al periodo compreso tra il IX e il II secolo a.C.. Spicca la straordinaria pietra fetida, una sfinge funeraria risalente al VI secolo a.C..
I bambini percorrono la grotta delle vie, antiche strade etrusche scavate alla Necropoli di Sovana
Passeggiando nella grotta delle vie tra le tombe etrusche della Necropoli di Sovana ©
Conoscere l’architettura etrusca a Sovana
Le tombe etrusche più significative della Toscana sono concentrate nella Necropoli di Sovana. La protagonista è la monumentale Tomba Ildebranda, che conserva tracce di colonne e scale scolpite. Si possono indagare anche la Tomba dei Demoni Alati con la sua figura in terracotta acefala, la Tomba del Tifone e la Tomba della Sirena.
Il sito presenta anche diversi tratti di strade etrusche scavate, note come vie cave.
Il museo di Volterra offre le migliori gallerie etrusche al di fuori di Roma
La città toscana di Volterra, cinta da mura, ha un aspetto in gran parte medievale, ma nei suoi vicoli acciottolati troverete le prove delle sue origini etrusche. In particolare, la Porta dell’Arco risale al IV secolo a.C. e sopravvive dalle mura etrusche originali.
Il Museo Etrusco Guarnacci fornisce ulteriori testimonianze, mostrando un’affascinante collezione di manufatti. Tra i pezzi forti, l’Urna degli sposi, una rappresentazione straordinariamente realistica di una coppia di anziani, e L’Ombra della sera, una statuetta allungata di nudo in bronzo.
Gli Etruschi vissero al massimo la loro vita sulla costa a Populonia
Situato in cima a un promontorio sulla costa toscana, il Parco Archeologico di Baratti e Populonia comprende i resti dell’unica città marittima dell’Etruria. I sentieri che attraversano il parco verdeggiante conducono a rovine e tombe preistoriche ben conservate, come la Tomba dei Cari di 28 metri di diametro nella Necropoli di San Cerbone.
Nelle vicinanze, presso l’Acropoli di Populonia, gli scavi hanno portato alla luce le fondamenta di un tempio etrusco del II secolo a.C., oltre a resti di templi romani, la piazza centrale della città, alcuni terrazzamenti imponenti e una suggestiva strada lastricata.