Benvenuti a Putignano, un Carnevale ricco di storia e una delle esperienze più longeve al mondo. I carri e i festeggiamenti in questa città italiana vi stupiranno sicuramente.
Quando si festeggia il Carnevale a Putignano nel 2024?
Il Carnevale di Putignano 2025, giunto alla sua 631ª edizione, si svolge dal 26 dicembre 2024 al 4 marzo 2025.
carnevalediputignano.it Le sfilate principali dei carri allegorici sono programmate nelle seguenti date:
- Domenica 16 febbraio 2025: prima sfilata alle ore 15:30
- Sabato 22 febbraio 2025: seconda sfilata alle ore 19:00
- Domenica 2 marzo 2025: terza sfilata alle ore 11:00
- Martedì 4 marzo 2025: quarta e ultima sfilata alle ore 18:30
Oltre alle sfilate, il programma del Carnevale include numerosi eventi, concerti e manifestazioni culturali. Ad esempio, il 16 febbraio, dopo la sfilata, sono previsti i concerti di Eugenio Cesaro (del gruppo “Eugenio in Via di Gioia”) e de Le Vibrazioni.
Per informazioni dettagliate sul programma completo e sull’acquisto dei biglietti, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Carnevale di Putignano.
Che cos’è il Carnevale di Putignano?
Questo Carnevale non si svolge in giorni consecutivi, quindi assicuratevi di controllare attentamente il programma e di scegliere le date a cui desiderate partecipare.
I carri e le Propaggini sono le attrazioni principali e in questo articolo vi spiegheremo i punti chiave per assicurarvi un’esperienza unica e sapere dove e come festeggiare.
Come si festeggia il Carnevale a Putignano?

Dal 26 dicembre fino al martedì grasso, Putignano festeggia con una serie di eventi, sfilate e riti che uniscono il sacro e il profano. Il 26 dicembre si inizia con le Propaggini. Dopo il 26 dicembre, ogni giovedì, fino al martedì grasso, si tengono sfilate a tema. Ogni anno viene scelto un tema diverso e nel 2025 il tema generale è “Sovversione”.
L’obiettivo di ogni giovedì è quello di rappresentare una storia e presentare un gruppo sociale specifico: in un ordine immutabile, si inizia con i Monsignori, seguiti dai Preti, dalle Monache, dai Vedovi, dai Pazzi (cioè i giovani non sposati), dalle donne sposate e dalla ciliegina sulla torta, i Cornuti (uomini sposati), in un evento curato dall’Accademia delle Corna, caratterizzato dal rituale goliardico del taglio delle corna. Da un giovedì all’altro, da una tradizione all’altra, carro dopo carro, si arriva al Martedì Grasso, giorno di chiusura e gran finale del Carnevale. I 365 battiti della Campana dei Maccheroni segnano ufficialmente la fine dei festeggiamenti e l’inizio della Quaresima.
Questa festa si svolgeva sotto forma di recite di versi e satire improvvisate che si sono evolute in quelle che oggi sono conosciute come “Propaggini”, un’usanza che si celebra ancora oggi.
È questo l’inizio della Festa delle Propaggini che, ogni 26 dicembre da 631 anni, indica l’inizio del più grande Carnevale d’Italia nonché il più antico d’Europa: il Carnevale di Putignano.
Nella prima metà del XX secolo, il predominio degli artigiani in città fece il suo importante ingresso nel Carnevale di Putignano, regalando alla città arte, passione e competizione.
Nel corso del tempo, i piccoli carri decorati con pupazzi di paglia e stracci hanno lasciato il posto ai primi carri in ferro ricoperti di carta.
La sfilata dei carri richiama spettatori da tutto il mondo e una delle principali attrazioni, il Carnevale, che non è più un affare esclusivo dei contadini, incoraggia tutti a partecipare alla festa, una festa per tutti.
La Festa delle Propaggini

carnevale di putignano
Uno dei punti chiave di questo Carnevale è la Festa delle Propaggini, che si celebra sempre il 26 dicembre. Questa festa prevede la presenza di poeti chiamati “prole”, che sono gli attori principali di questa celebrazione unica.
I rampolli sono vestiti con abiti contadini e con attrezzi da lavoro dell’epoca. Nelle loro esibizioni, raccontano l’anno precedente usando satira e versi in rima. È un modo per tirare fuori tutte le cose negative dell’anno precedente e mostrarle agli abitanti del luogo in modo insolito.
Questa celebrazione si tiene in Piazza Plebiscito, dove si svolge la cerimonia del Cèppone, che segna l’inizio del Carnevale.
I ragazzi vengono giudicati in base a una serie di aree metriche e contestuali da cui non devono allontanarsi: satira, dominio del dialetto locale, rispetto della tradizione, efficacia del testo, esecuzione musicale e scenica.
Anche se non parlate l’italiano o il dialetto locale, è uno spettacolo che vale la pena di vedere perché evoca secoli passati e vi farà sicuramente viaggiare nel tempo.
Putignano Tema 2025 – La sovversione

TEMA 2035 la sovversione in tutti i suoi aspetti allegorici e satirici.
Il tema del Carnevale di Putignano 2025 è la “sovversione”. Questa 631ª edizione celebra il rovesciamento delle convenzioni e l’invito a riscoprire il pensiero critico attraverso l’arte e la tradizione. La stella filante è stata scelta come mascotte dell’edizione, simbolo di ribellione e libertà, rappresentando l’essenza della sovversione con le sue traiettorie imprevedibili.
I sette carri allegorici in concorso interpretano il tema in modi diversi, affrontando argomenti come l’omologazione sociale, la propaganda bellica e la rigenerazione spirituale. Ad esempio, il carro “Siamo fuori dal gregge” dell’Associazione Carta Bianca rappresenta un cavaliere che invita a distinguersi dalla massa, mentre “Fiori nei cannoni” dell’Associazione Carta&Colore trasforma un campo di battaglia in un’esplosione di colori e pace.
I carri del Carnevale di Putignano 2025
carnevale di putignano
Il Carnevale di Putignano 2025, con il tema “Sovvertire”, presenta sette carri allegorici che esplorano diverse interpretazioni della sovversione. Ecco i temi di ciascun carro:
- Siamo fuori dal gregge – Associazione Carta Bianca: Un cavaliere in stile Che Guevara sfida l’omologazione rappresentata da un gregge di pecore bianche, simbolo del conformismo. Invita a distinguersi come “pecore nere” per promuovere cambiamenti rivoluzionari nella società.
- Che cuore grande che hai! – Associazione cArteInRegola: Rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso, dove Cappuccetto e il Lupo fanno pace, rivelando l’umanità nascosta in ognuno. Il carro critica la propaganda bellica e promuove la pace come alternativa alla violenza.
- Fiori nei cannoni – Associazione Carta&Colore: Un campo di battaglia si trasforma in un’esplosione di colori e vita. Le armi diventano strumenti musicali, simboleggiando la trasformazione della distruzione in bellezza e armonia.
- Le Gardien – Associazione Carta in Festa: Un custode simbolico esorta a riscoprire il pensiero critico per sfuggire alla manipolazione sociale, incoraggiando scelte consapevoli e dialogo riflessivo per raggiungere una libertà autentica.
- Regeneratio – Associazione Cartaland: Ispirato al dio celtico Cernunnos, il carro celebra il ritorno all’armonia con la natura e la rigenerazione spirituale. Elementi come cervi e cascate simboleggiano la connessione alle radici per salvaguardare il pianeta.
- Sovvertigine – Associazione Conlemani: Un circo onirico rappresenta la sovversione attraverso la danza e la bellezza. Una ballerina circense, con il suo abito che cela le brutture del mondo, invita a ribellarsi alla negatività con leggerezza e sogno.
- ParadisO 2.0 – Associazione L’Isola che non c’è: Ispirato al film “Nuovo Cinema Paradiso”, il carro critica la società moderna dominata dai social network. Rappresenta un pubblico che, immerso nei propri dispositivi, perde il contatto con la realtà, mentre un bambino senza telefono ricorda l’importanza di vivere il presente senza filtri digitali.
Questi carri offrono una riflessione profonda su temi attuali, utilizzando la satira e l’arte della cartapesta per stimolare il pensiero critico e promuovere il cambiamento.
La maschera di Farinella

carnevale di putignano
Farinella è la maschera tipica del Carnevale di Putignano.
Il suo nome deriva da un piatto tipico putignanese a base di una farina fine, ottenuta dai ceci e dall’orzo tostato, che erano le principali fonti di alimentazione dei contadini poveri.
La Farinella è una fusione tra una maschera di Arlecchino e un Jolly, che indossa un costume con toppe multicolori, una gonna rossa e blu – i colori della città – e un bicorne con campanelli, simbolo dei tre colli su cui sorge Putignano.
Vivace e gioviale, con quegli occhi stuzzicanti e quel sorriso ironico, riassume il carattere degli abitanti di Putignano: provocatori, ironici, pieni di vita, amanti dell’enogastronomia. Orgogliosi della loro regione e del loro dialetto.
Farinella è il simbolo di un Carnevale che dura tutto l’anno, una festa che abbraccia felicità, riflessione, malinconia, gioia ed eccesso. In una parola, la vita.
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