Perdersi e diventare un tutt’uno col le foreste del Trentino Alto Adige, circondati tra alberi secolari, ci rende migliori di quello che siamo. Dalla Val Badia a Cortina, dal Cadore a Paneveggio, ecco i sentieri migliori per un esperienza immersi nella natura.
La luce filtra tra gli alberi e crea cangianti giochi di luce. I Licheni coprono la base dei boschi, tra muschio e mirtilli. Il terreno è soffice. l’aria profuma di humus, con il canto degli uccelli e il rumore del vento tra le fronde degli alberi. La sensazione di libertà è ancora più potente dopo i mesi di reclusione forzata.
Entrare nei boschi, abbracciare gli alberi, camminare scalzi sul muschio sono tutte azioni che aumentano il benessere di corpo e mente, stimolano i sensi, rendono più consapevoli. In Giappone questa pratica si chiama shinrin-yoka, alla lettere “bagno nella foresta“, e affonda le radici nel rapporto tra l’uomo e il bosco, un legame magico sin dagli albori della civiltà.

Il forest bathing richiede lentezza e basti spazi naturali, uniti alla voglia di affinare i sensi: ascoltare i suoni della natura, osservare le tele tessute dai ragni o i funghi che fanno capolino tra le foglie secche, sentire la morbidezza del muschio e la ruvidezza della corteccia degli alberi. I risultati di questa pratica, confermati dagli studiosi, parlano di aumento delle difese immunitarie, diminuzione dello stress e della pressione sanguigna, miglioramento dell’umore. Un vero elisir di lunga vita.
Cosi sono nati percorsi che aiutano a entrare in sintonia con le foreste. A Fai del Paganello in Trentino, in una grande faggeta, il Bosco del Respiro è il primo della Penisola dedicato alla Forest therapy, con quattro itinerari alla portata di tutti. Il Percorso Acqua e Faggi si snoda tra i giochi di luce delle fronde, con leggeri sali e scendi, fino a una cascata e a un belvedere nella Valle dell’Adige, 650 metri più in basso. L’estate, quando il bosco emana più energia, è la stagione giusta per abbracciare gli alberi o stendersi sui lettini relax formati da trochi, cullati dal fruscio delle foglie e dal suono riequilibrante del ruscello.
In Alta Badia a San Cassiano, una porta di legno segna l’inizio del Sentiero di Meditazione, in un bosco di abeti e larici dove non sono rari incontri con scoiattoli, a volte con caprioli. Lungo il percorso si trovano citazioni e preghiere che invitano alla meditazione ma anche suggerimenti per immergersi totalmente nell’ambiente, come camminate a piedi scalzi o immergersi totalmente nell’ambiente, e bere acqua dai ruscelli. Il momento migliore è verso il tramonto, quando le falesie delle Conturines si tingono di rosa, aggiungendo magia alla magia.
A Cortina tra pini cembri e panorami spettacolari
Ai piedi delle Dolomiti sono infinite le possibilità di un’immersione totale nelle foreste. Nella conca di Cortina, i boschi sono ancora in gran parte di proprietà delle Regole d’Ampezzo, antichissima istituzione comunitaria che ne definisce sfruttamento etutela, Uno dei percorsi più belli di Forest therapy parte dalla Baita Bai de Dones e si addentra all’ombra dei larici, abeti rossi e pini cembri fino a un laghetto che riflette le vetta della Tofana di Rozes. Dopo la terra rossa del folto Valscuro si arriva al Bosco di Landries, dove le grandi chiome dei cembri secolari sembrano incontrare il cielo. Nelle soste si possono ascoltare i colpi secchi del picchio rosso maggiore, che usa il becco per romper la corteccia alla ricerca di larve, mentre l’aroma della resina delle conifere di unisce a quello di sottobosco, con il profumo dei boccioli rosa del fior di stecco. Quando il bosco si apre ci si sente parte integrante della natura, davanti al panorama che abbraccia tutte le montagne della conca di Cortina, dal Cristallo al Faloria, del Sorapiss all’Antela, dalla Croda da Lago al Nuvolau, dalle Cinque Torri alle Tofane.
Nel Cadore, la riserva con faggi e Abeti bianchi

Anche la Foresta di Somadida è un angolo incantato del Cadore, ai piedi della Marmolada e del Sorapiss. Era il 1493 quando la Magnifica Comunità cadorina donò il bosco alla Serenissima, che la utilizzò per ricavare dai suoi tronchi alti e dritti i pennoni delle navi che solcavano il Mediterraneo. Oggi Riserva Naturale Orientata, è costituita in gran parte da un’estesa foresta di abete tosso, abete bianco e faggio che si sviluppa fino a 1.400 di quota nella Val D’Ansiei. Alberi da abbracciare, alti fino a una trentina di metri, con i tronchi coperti di licheni e un sottobosco tutte le sfumature del verde.
La Foresta di Paneveggio tra cervi e Abeti rossi
Un’altra foresta storica è quella del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, in Trentino, i cui abeti rossi sono ricercati dai maestri liutai fin dai tempi di Stradivari, che arrivava qui da Cremona per acquistare i legni più pregiati. Il Sentiero Marciò si snoda all’interno della foresta demaniale tra la catena del Lagonai, le Pale di San Martino e le Cime di Bocche. All’ombra degli abeti rossi, alti a volte anche 40 metri, si riempiono i polmoni di aria aromatica, mentre gli occhi che cercano i buchi del picchio sui tronchi, le pigne rosicchiate dallo scoiattolo, le scortecciate lasciate sugli alberi da cervi e caprioli. Un tuffo nella foresta, in totale armonia con la natura, per ritornare come nuovi. Del resto. già Mario Rigoni Stern scriveva :” Basterebbe una passeggiata in mezzo alla natura, fermarsi un momento ad ascoltare, spogliarsi del superfluo e comprendere che non occorre poi molto per vivere bene”.
Passeggiate e itinerari tra i boschi in Trentino Alto Adige
Sono davvero alla portata di tutti i cinque percorsi che vi illustriamo per immergersi nei boschi delle Dolomiti: sono accessibili anche alle famiglie con figli il Sentiero Marciò, nella Foresta di Paneveggio è percorribile anche ai non vedenti.
Le escursioni a piedi nel Trentino Alto Adige
Percorso acqua e faggi, bosco del Respiro
Fai della Paganella Trento
Tempo ,di percorrenza :1,40 minuti
Dislivello: 159 metri
Difficoltà: Facile
Percorso ad anello di 5,4 km in un bosco di faggi che fa parte della Frazione Seraia, seguendo le indicazioni per l’agriturismo il Filo d’Erba. A circa metà del tragitto si trova un belvedere panoramico dell’Alto Adige
Info: Apt Fai della Paganelle, Fai della Paganella (trento). Piazza Unita d’Italia n 6 Tel: 0451583130. visitdolomitipaganella.it
Sentiero di Meditazione
San Cassiano, Alta Badia (BZ)
Tempo di percorrenza: 20 minuti
Disslivello: 30 metri
Difficoltà: molto facile
Percorso di 1 km della Frazione di Sarè, presso San Cassiano: il sentiero si snoda dal bosco con otto “fermate” che invitano alla meditazione. All’inizio del percorso, al Bar Sarè. è possibile ritirare un libretto con la descrizione del percorso.
Info: Associazione turistica di San Cassiano. San Cassiano (BZ), Strada Micurà de Rù 26 Tel:0471 849422; altabadia.org
BAITA BAI DE DONES-RIGUGIO SCOIATTOLI
Cortina D’Ampezzo (BL)
Tempo di percorrenza : 2,30 ore
Dislivello : 335 metri
Difficoltà : Facile
Itinerario di 7.8 km tra i due rifugi lungo i sentieri Cai 440 e 4420. Dalla Baita Bai de Dones(1,889 metri) accanto alla stazione di partenza della seggiovia Cinque Torri, si attraversa il Valonscuro per salire il Bosco di Landries. Al ritorno è possibile usare la seggiovia che scende del Rifugio Scoiattoli (2.225 metri).
Info: Ufficio Turistico di Cortina d’Ampezzo. Cortina D’Ampezzo (BL). Corso Italia 81 Tel: 0435 869086; infodolomiti.it. Prezzi 50 € escursione accompagnata da una guida alpina di Cortina (guidecortina.com)
SENTIERO ROSSO, FORESTA SI SOMADIDA
Auronzo di Cadore (BL)
Tempo di percorrenza: 2 ore
Dislivello: 320 metri
Difficoltà: facile
Itinerario sterrato di 4 km dal Centro Visitatori della Foresta di Somadida. In alternativa c’è anche il Sentiero Blu, di 2 km, completamente pianeggiante. All’inizio del percorso ci sono la Biblioteca del Bosco, con libri e mappe dedicati alla foresta e alle Dolomiti, è la ricostruzione di una zattera di tronchi d’albero destinati all’arsenale di Venezia.
Info: Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti Auronzo di Cadore (BL), Via Roma 24 Tel: 0435 99603: auronzomisurina.it.
Per verificare l’accessibilità dei sentieri e per le visite guidate gratuite: Consorzio Turistico o Nucleo di Tutela Forestale dei Carabinieri. Tel :0435 497086
SENTIERO MARCIò FORESTA DI PANEVEGGIO
Predazzo (TN)
Tempo di percorrenza: 1,30 ore
Dislivello: 60 metri
Difficoltà : facile
Percorso di 3.1 km (senza barriere con informazioni anche Braille) dal Centro Visitatori di Paneveggio, sulla Statale 50 per il Passo Rolle. Uno spettacolare ponte sospeso attraversa la gola del Travignolo che forma rapide e cascate. Le “casette” sul sentiero hanno cassettini con rocce e piante del territorio per un’esperienza multisensoriale. Piccoli totem segnalano i punti dove toccare il muschio, seguire una particolare radice o percuotere legni diversi.
Info: Apt Val di Fiemme, Predazzo (TN); Via Cesare Battisti 4 Tel 0462 501237; visitfiemme.it e parcopan.org Orario: visite guidate dome e merc mattina Prezzi 4€