Burano isola dei colori e dei tradizionali merletti

Tourism Italia Redazione

burano houses coloured

La città di Venezia non è famosa solamente per il suo ambiente lagunare per le sue architetture come i ponti o piazza San Marco, ma anche per le sue numerose isole. Tra queste possiamo nominare sicuramente Burano isola dei colori e dalle tipicità uniche, la cui fondazione sembra risalire ai tempi dei romani e delle invasioni barbariche. Il primo riferimento a questo luogo, con il nome declinato al genitivo “Burani”, risale all’840. L’isola di Burano conta circa 2000 abitanti e si può raggiungere dal centro di Venezia tramite uno dei vaporetti della linea di trasporto pubblica actv (linee 4.1 o 4.2 e la linea 12) o una barca taxi. Burano è anche soprannominata la “città dei merletti”,

dato che in città si possono vedere e acquistare i merletti tipici della zona. Inoltre, per via delle sue numerose case colorate, viene conosciuta anche come “l’isola dei colori” ed è stata inserita nella lista dei 10 luoghi più colorati al mondo.

La storia dell’isola di Burano: i Romani di Altino

Per sfuggire alle invasioni dei popoli barbari, gli abitanti di Altino si rifugiarono nelle varie isole della laguna veneziana, nominandole in base alle sei porte della loro città: Murano, Mazzorbo, Burano, Torcello, Ammiana e Costanziaco (nomi che derivano dalla porta di Altino). Il nome Burano deriva dalla cosiddetta “Porta Boreana” perché si trova a nord-est, direzione da cui soffia il vento di Bora. Le prime case dell’isola furono costruite su palafitte e le pareti erano fatte di canne intrecciate, che erano successivamente levigate con il fango. Si trattava di strutture molto leggere e con una sola stanza. Il pavimento era in argilla e il letto era fatto di foglie secche.

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Burano, con una piccola popolazione di circa 8.000 persone, sin dai tempi della Serenissima, era un’isola di gente abbastanza povera i cui mezzi di sostentamento erano principalmente la pesca e l’agricoltura. Grazie poi all’abilità delle merlettaie iniziò a crescere, ad arricchirsi e ad espandere l’artigianato locale all’estero. Il centro abitato di Burano, attualmente, è diviso in cinque frazioni collegate tra di loro da ponti: San Martino Destro, San Martino Sinistro, San Mauro, Giucecca e Terranova. Le frazioni sono poi separate tra loro dai seguenti canali: Rio Ponticello, Rio Zuecca e Rio Terranova. L’ultima modifica strutturale è stata fata per permettere la creazione della piazza centrale dedicata al musicista Baldassare Galuppi, nato proprio a Burano nel ‘700.

Che cosa vedere a Burano: i luoghi da non perdere

burano houses coloured
burano houses coloured

Attualmente il comune di Burano ha un’estensione di soli 0,2 chilometri quadrati e conta poco più di 2000 abitanti. Tra i luoghi di interesse di Burano, possiamo citare sicuramente la sua unica piazza, Piazza Galuppi, che presenta numerosi ristoranti e piccoli negozi caratteristici. Al centro della piazza si trova una statua di Remigio Barbaro dedicata a Baldassare Galuppi, il grande compositore e organista italiano, nato a Burano nel 1706. Ed è infatti proprio a Galuppi che è dedicata la piazza. Tra i luoghi di culto si possono citare la Chiesa di S. Martino Vescovo e l’attigua Chiesa di S. Barbara. Se vi piace l’architettura “in pendenza” (stile Torre di Pisa), qui è possibile trovare il campanile storto di Burano. Interessante per gli amanti del pesce è la Vecchia Pescheria (qui chiamata Pescarìa Vecia) situata in Via Giudecca.

merletti di Burano
merletti di Burano

Come menzionato a inizio articolo, Burano è chiamata l’isola del merletto, la cui tradizione ha origini piuttosto antiche. Sull’isola è infatti presente anche il ​​Museo del Merletto, situato nello storico Palazzo del Podestà, che fu sede della Scuola del Merletto fino al 1970. All’interno del museo è ad oggi ancora possibile assistere al lavoro delle merlettaie, che tramandano la tradizione dei merletti di generazione in generazione. Al piano terra del museo vengono mostrate le varie tecniche di lavorazione dei merletti. Al primo piano, invece, ci sono 4 sale in cui è possibile visionare un totale di circa 200 merletti (alcuni anche rari e preziosi), suddivisi in base al periodo di realizzazione. Si va infatti dal Rinascimento fino all’Ottocento.

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Che cosa mangiare a Burano: i piatti tipici

Se state cercando un posto dove mangiare, Burano è famosa per i suoi piatti di pesce, il più famoso dei quali è il “risotto di gò“: il brodo in cui vengono lessati il riso e la panna è proprio del “gò”, un tipico pesce della laguna veneta, conosciuto in altre parti d’Italia con il nome di “ghiozzo”. I piatti della cucina di Burano vengono serviti in ristoranti che, nonostante la loro fama dal punto di vista della qualità del servizio, hanno mantenuto le tradizioni tipiche di un tempo. Dolci tipici di Burano sono il Bussolà e l’Esse. Si tratta di biscotti a base di uova, farina, zucchero e burro che possono essere conservati anche per parecchio tempo. I Bussolà sono a forma di ciambella (e chiamati anche buranelli), mentre l’Esse ne sono una derivazione a forma, appunto, di lettera S. In passato questi dolci venivano preparati dalle mogli dei pescatori per i mariti che passavano tanto tempo in mare.

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